Guido Prati

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Nato a Agnedo l’8 novembre 1884 e quivi morto il 31 luglio 1967.

Era fratello di Angelico e figlio del pittore Eugenio. Compiuti gli studi superiori a Trento, prese parte come ufficiale degli Alpini e volontario alla guerra 1915-18.

Si introdusse poi in una tribù zingara condividendone la vita libera e raminga. Da essa ebbe “il battesimo di sangue” di cui andava fiero.

Di temperamento piuttosto introverso e sensibilissimo, si esprimeva intensamente con la chitarra classica di cui era espertissimo suonatore. Ma, schivo come era, si produceva solo a sollievo dei suoi compaesani nella piccola osteria di Agnedo e solo qualche intimo amico ed intendente poté appieno apprezzare la sua altissima arte musicale.

Era anche ottimo disegnatore e membro dell’Accademia di Vienna, ma ben pochi lo seppero. Con Italo Cinti illustrò il libro del fratello Angelico “Folclore Trentino per le persone colte e per le scuole medie” (Milano, Ed. Trevisini, 1925). Con il fratello Angelico collaborò poi nella stesura di “Voci di gerganti, vagabondi, etc.” (Pisa, 1940), mettendo a frutto le osservazioni raccolte durante il periodo gitano.

Spirito libero e pur attaccato ai valori umani come servì da combattente volontario nella prima guerra mondiale così seppe eludere la seconda, della quale non condivideva gli errati ideali. Ed usò un’astuzia degna della sua intelligenza.

Richiamato con il grado di capitano, anziché in divisa si presentò con l’abito più sdrucito che possedesse e con una slabbrata valigia tenuta insieme dallo spago. Fu congedato come indegno del grado!

Era molto ben voluto dalla popolazione e fu amorevolmente curato e assistito dalle tre nipoti.

Una sua poesia in lode “del Valtinello”, il vino dell’ansa di Fracena, che un tempo onorava la corte di Vienna, è pubblicata in “Poesie dialettali Valsuganotte” (Borgo, 1969).

Fonti Antonio Zanetel, Dizionario biografico di uomini del Trentino sud-orientale, 1978, Alcione – Trento (Fonti citate: Pitt. L. Prati – Mazzari: testimonianze orali; A. Zanetel: ricordi personali; Strenna Trentina, 1971, pag. 89-91).

Fonte: Progetto Croxarie Trentino Valsugana

Colaborazioni di Alberto Pattini

Per ricevere o dare informazioni scrivere a.pattini@libero.it

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